PASSEGGIATE E TREKKING
Esiste anche un turismo alternativo, un modo per entrare nel cuore di un paese è con l’incontro con le persone locali in questo modo si scoprono gli usi, le abitudini di un popolo; attraverso un piccolo sentiero percorribile solo a piedi o in bici si assapora la tranquillità che contrassegna la vita in questi luoghi.
BAGNI DELLA REGINA GIOVANNA, PUOLO E MARINA DELLA LOBRA.
Stupende passeggiate si possono fare riscoprendo le nostre spiagge più belle anche nel periodo invernale: Regina Giovanna, Puolo e Marina della Lobra.
Questa passeggiata è ideale per chi vuole lasciarsi alle spalle il caotico centro urbano, attraverso un percorso poco impegnativo, che porterà l’escursionista ai magnifici ed imponenti resti di una domus marittima, conosciuta con il nome di “Bagni della Regina Giovanna “. Adagiata su di una piccola altura che domina tutto il Golfo di Napoli, la villa maestosa possedeva anche una stupenda “piscina naturale”, si tratta di una piccola conca protetta da arbusti. Un passaggio ad arco, nella roccia, consente la comunicazione tra questa e il mare. Si può proseguire la passeggiata, attraversando una passerella in legno, fino agli scogli della Solara, questi ultimi, assieme agli scogli della Pignatella, separano Punta del Capo dalla Baia di Puolo, ospitando, nel mezzo, la cosiddetta spiaggia del Monaco, raggiungibile esclusivamente dal mare.
La baia di Puolo, ex cava per l’estrazione della pietra calcarea, si può facilmente raggiungere imboccando una sentiero alle spalle dell’hotel Dania, in cui si ci immerge nei poderi di agricoltori, per poi ritrovarsi sulla strada principale che conduce a questo piccolo abitato di pescatori.
Marina della Lobra si parte dal cuore del paese, Piazza Vescovado, e, attraversando i caratteristici ed antichi vicoli della nostra terra, si giunge alla spiaggia di “Fontanella”, la cui antica denominazione pare derivi da una fonte di acqua fresca.
A sinistra dell’ex cattedrale di Santa Maria delle Grazie c’è un piccolo belvedere, da cui ci si può facilmente prefigurare l’itinerario da seguire e che consente, nelle giornate terse, di poter ammirare la semplice bellezza dello Scoglio del Vervece.
Sulla sinistra di questa terrazza inizia una gradinata che in breve conduce al primo bivio della passeggiata.
Si giunge all’incrocio fra via Canneto e via Siringano. Bisogna proseguire con la strada di sinistra (a destra invece si prosegue per località San Montano) per scorgere dei portoni antichi davvero notevoli risalenti alla metà del 1700.
Proseguendo s’imbocca un sentiero e Il contatto con la natura è prorompente. Passeggiando tra i coltivi ad olivi si costeggia un muro piuttosto alto.
Camminando sempre verso sinistra, fino all’incrocio con Via Cristoforo Colombo, si incontrano una caratteristica fontana ad angolo e una delle edicole votive titolate alla Madonna della Lobra.
Si continua a scendere e in pochi minuti, si arriva nel borgo marinaro di Marina della Lobra, l’etimologia del nome deriva da “Delubrum”, tempio, con riferimento all’antica cattedrale sita sulla spiaggia.
MONTE SAN COSTANZO E PUNTA CAMPANELLA.
Si parte dunque dalla piazza Santa Croce di Termini per imboccare via Campanella; dopo appena 100 m ci si ritrova ad un bivio: si prosegue per via del Monte con un sentiero che conduce fino al Monte San Costanzo.
Il primo ramo dell’escursione si conclude qu
indi con una visita alla cappella di San Costanzo, sita proprio sulla cima minore del monte (485 m). Dalla sommità del monte si vede tutto il paesaggio che comprende il golfo di Napoli e di Salerno, gli isolotti dei Galli. Si attraversa la sella passando per la pineta. A questo punto, sulla sinistra, comparirà la Baia di Jeranto. Le ipotesi, sono due: la prima vuole che il toponimo derivi da Jeros (luogo sacro), la seconda invece da Jerax (rapace). Siamo a questo punto in uno scenario estremamente selvaggio e suggestivo, una montagna bruciata dal sole e dal mare, qui sembra che il tempo si sia fermato.
Dopo circa 40 minuti di cammino, inizierà a fare capolino il Promontorium Minervae. La seconda parte dell’escursione termina sull’altura che ospita la torre di Punta Campanella (XIV sec.), luogo in cui nell’antichità sorgeva il tempio di Atena – Minerva. Il Promontorio Ateneo, come lo chiamavano i greci, ha ospitato nel corso dei secoli, per ragioni di culto o militari, templi e stazioni di commercio, opere difensive e ville patrizie. Oggi, però, resta ben poco di quelle opere.
E’ necessaria circa un’ora per fare ritorno alla piazza di Santa Croce. E’ questo il momento più rilassante dell’intera passeggiata, l’occasione ideale per contemplare quello scenario che un tempo fu il regno delle mitiche Sirene e della navigazione di Ulisse.
Infine ci sono i sentieri di fama mondiale:
SENTIERO DEGLI DEI
Una delle mulattiere, che collega Agerola con Positano (che può proseguire fino a Santa Maria del Castello, frazione di Vico Equense), antichi collegamenti per il transito di uomini, animali e mercanzie. Occorre prendere l’autobus fino ad Amalfi via Positano + autobus Amalfi-Agerola (3 ore).
Il sentiero termina a Nocelle, nella parte alta di Positano. Si può raggiungere il centro tramite 1500 gradini e circa 500 metri a piedi. In alternativa c'è il servizio autobus. Da Positano ci sono autobus e traghetti per tornare a Sorrento e Amalfi.
Da Colle Serra si percorre un primo tratto in discesa fino a raggiungere una fontana: sulla sinistra troverete la mulattiera che sale da Praiano, mentre sulla destra si prosegue per il Sentiero degli Dei.
In basso noterete il Convento di San Domenico, che invece si trova sulla strada quando si sale da Praiano.
Da una vegetazione fatta di pochi arbusti ed erba, dove si incontrano spesso pecore e capre al pascolo, si passa alla macchia mediterranea di lecci, corbezzoli, erica e rosmarino.
Prima di imboccare il sentiero vi suggeriamo di fermarvi in una salumeria del paese per acquistare focaccia e fior di latte (tipica fresca mozzarella di Agerola): potrete sostare lungo il percorso per un piccolo pic-nic degno degli dei!
Se preferite un pranzo più sostanzioso potete fermarvi ai vari ristoranti, tra cui la TAGLIATA, da cui potrete continuare a godere del meraviglioso panorama.
LA VALLE DELLE FERRIERE
Il Vallone delle Ferriere è un percorso che dai Monti Lattari, discende verso Amalfi attraversando boschi di felci e costeggiando ruscelli. Il nome deriva dalla presenza di ruderi di ferriere di origine medievale.
La zona è anche conosciuta come Vallone dei Mulini per la presenza nella parte finale del percorso di mulini azionati ad acqua.
Il punto di partenza è il borgo di Pontone, frazione di Scala. Per raggiungerlo si può prendere uno degli autobus della Sita che collegano Amalfi a Ravello e Scala. Non tutti gli autobus deviano per Pontone: in questo caso potrete in ogni caso raggiungere Pontone a piedi partendo da Ravello o da Scala attraverso stradine facili.
Proprio all’inizio del percorso, superato un arco, sulla sinistra vi imbatterete in un originale presepe composto da arredi casalinghi.
Dopo una salita tra limoni e vigneti, e dopo aver oltrepassato un acquedotto, raggiungerete la prima ferriera e il Torrente Canneto. Proseguendo per il sentiero n. 25, dopo 45 minuti arriverete al centro di Amalfi.
Vi consigliamo di visitare il museo della Carta che troverete appena raggiunte le prime abitazioni.
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